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MILANO – progetto illuminotecnico S. ANGELO

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Il complesso di Santa Maria degli Angeli é costituito dalla chiesa di Sant’Angelo e dall’omonimo convento che si trova sulla sua destra.  Il complesso è, fin dalla posa della prima pietra avvenuta il 21 febbraio 1552, la sede di Milano per l’Ordine dei frati minori osservanti di San Francesco.

Il complesso di Santa Maria degli Angeli é uno dei pochi grandi monumenti milanesi ad aver ben conservato il suo spiccato carattere seicentesco.

Mentre il monastero, a causa dello stato di degrado, è stato demolito e ricostruito in forme moderne, la chiesa è uno di quei rari esempi di arte manierista e barocca, sfuggita all’opera di rifacimento ed omologazione delle restaurazioni ottocentesche.

La costruzione della chiesa iniziò nel 1552 per volere del governatore Ferrante Gonzaga con lo scopo di sostituire la primitiva fondazione situata sulle sponde del Naviglio Martesana, abbattuta perché si trovava sul tracciato delle nuove mura spagnole.

La chiesa è conosciuta sia col nome di Sant’Angelo che con la denominazione Santa Maria degli Angeli, voluta da San Bernardino da Siena con riferimento a Santa Maria degli Angeli ad Assisi, la chiesa della Porziuncola.

La nuova chiesa manierista, progettata da Domenico Giunti, presenta una grande navata centrale sormontata da una volta a botte decorata con motivi geometrici, seguita da un ampio transetto e da un profondo presbiterio.

Vi sono contenute diciannove cappelle gentilizie, otto per lato sulla navata principale, e tre affacciate sul transetto, alla cui decorazione parteciparono i migliori artisti della Milano del Cinquecento e del Seicento: Peterzano, Vincenzo Campi, i Procaccini, il Moncalvo, il Morazzone, il Legnanino.

Appartennero a famiglie patrizie e corporazioni della città di Milano, che ne ordinarono le decorazioni nell’arco dei secoli, per tutto il cinquecento, seicento e settecento, fino alle ultime risalenti all’ultima metà del Novecento. Ricorre nella decorazione il sole raggiante col monogramma IHS, simbolo di Cristo diffuso dal francescano San Bernardino da Siena.

Anche qui le spoliazioni napoleoniche e la rimozione ottocentesca delle sepolture dalle chiese hanno aperto lacune, ma nel complesso la chiesa si presenta ancora integralmente nella sua veste manierista e barocca, conservando tutte le cappelle di patronato delle antiche corporazioni, difese da alte cancellate e decorate da opere d’arte del Sei/Settecento. Le lacune sono state colmate nel XX secolo da opere moderne (affreschi, quadri, sculture), non sempre di livello comparabile a quello delle opere antiche, ma tali comunque da fornire al visitatore un’immagine non lacunosa dell’edificio.

La chiesa ha subito importanti spoliazioni nel periodo napoleonico, ma gran parte delle decorazioni delle cappelle sono rimaste intatte. Le lacune, inoltre, sono state colmate nel XX secolo da opere moderne.

Il progetto illuminotecnico commissionato a Melloncelli

Il rifacimento completo del sistema di illuminazione è fra i progetti illuminotecnici più ampi ed ha permesso l’eliminazione di corpi illuminanti grandi, ingombranti, e poco adatti alla bellezza di questo edificio sacro. Inoltre, passando ad un’illuminazione della Chiesa completamente a Led, grande è il risultato anche in termini di risparmio energetico.

Grazie alla tecnica Melloncelli, è assicurata l’alta resa cromatica, che fa dei nostri corpi illuminanti l’ideale per l’illuminazione monumentale, l’illuminazione di affreschi, l’illuminazione di chiese ed edifici storici, valorizzati dalla luce, curata nella temperatura di colore e nell’intensità, oltre che nella disposizione accurata e adatta al servizio ed alla funzionalità al tempo stesso.

Sono stati utilizzati tutti corpi illuminanti disegnati e prodotti da Melloncelli:

  • 62 Spot Led 35W 22° per l’illuminazione diretta nella navata centrale, nei transetti e nel presbiterio
  • 38 Spot Led 35W 50° per l’illuminazione diretta delle cappelle laterali
  • 24 Spot Led 35W 50° per l’illuminazione indiretta dei transetti, del presbiterio e del coro
  • 32 Spot Led 35W 70° per l’illuminazione indiretta delle cappelle laterali
  • 144 metri di barra led 20W 240 Led/m per l’illuminazione indiretta dell’assemblea e delle cappelle laterali
  • 8 Spot Plus 40W 12° per i puntamenti dell’altare e dell’abside
  • 6 Spot Led 35W 22° per i puntamenti della posizione dell’orchestra
  • 6 Spot Led 35W 16° per i puntamenti dell’orchestra, dell’ambone, della mensa e della sede
  • 12 Spot Led 20W 11° per i puntamenti dell’Incoronazione di Maria del Legnanino, della mensa e della croce
  • 38 Spot Mini 10W 12° per i puntamenti delle cappelle laterali

L’illuminazione della volta della navata centrale è stata realizzata con corpi illuminanti lineari per dare maggiore uniformità d’illuminamento, in tal modo le sorgenti luminose vengono ad integrarsi perfettamente nel contesto architettonico.

L’illuminazione puntuale dei fuochi liturgici è stata realizzata da dispositivi in grado di erogare una forte intensità luminosa concentrata su mensa, ambone, sede e altare maggiore.

Particolare cura è stata data all’illuminazione delle teche contenenti le reliquie, poste nelle cappelle del presbiterio.

È stato creato un quadro sinottico generale per poter gestire tutto il nuovo impianto d’illuminazione con pochi gesti, concentrando le accensioni in scenari predefiniti.

La realizzazione del progetto illuminotecnico

Il lavoro è durato buona parte dell’estate 2019

L’inaugurazione della nuova illuminazione a led

Avvenuta il giorno di san Francesco, 4 ottobre 2019

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